L'Art Deco in Poirot

15 Settembre: giorno di nascita di Agatha Christie, un'occasione per parlare di Poirot.

 Il 15 Settembre 1890 nasceva Agatha Christie. Approfittiamo del giorno che sarebbe stato del suo compleanno per parlare del suo famoso personaggio: Poirot.

Quest’anno è arrivata al finale la serie televisiva dedicata al famoso investigatore belga: “Agatha Christie’s Poirot”, partita nel 1989 e terminata nel 2013 - in Italia gli ultimi episodi sono andati in onda nella prima metà del 2014 - interpretata in questi 24 anni dall’attore britannico David Suchet.

Questa serie TV ha una particolarità: i 70 episodi che ripercorrono la vita di Hercule Poirot attraverso i casi da lui investigati, sono tutti ambientati negli anni ‘30. In realtà, l’ambientazione temporale dei libri della Christie copre un periodo ben più lungo - circa 60 anni, 1^ e 2^ Guerra Mondiale e Dopoguerra -. Nel 1989 la BBC prese la decisione di ambientare l'intera serie solo nel periodo che si colloca a cavallo della metà degli anni ‘30, una decisione che ha donato al telefilm una personalità unica, legata all’eleganza di quella particolare epoca e allo stile che la determinò: l’Art Deco.

Gli spettatori si sono ritrovati, così, non solo ad ammirare le capacità di Poirot, ma anche ambientazioni, scenografie e una moda senza eguali per forme e raffinatezza. Lo stesso David Suchet è stato travolto dal fascino di questo periodo e ha contribuito alle decorazioni d’interni del set del secondo appartamento di Poirot comprando, presso un antiquario, uno splendido orologio Art Deco che appare in più episodi, sopra alla mensola del camino (vedi foto a destra).

L’Art Deco si esprime attraverso l’architettura dei luoghi frequentati da Poirot e dal suo grande amico, il Capitano Hastings (Hugh Fraser): dagli hotel ai ristoranti, passando per i due appartamenti abitati da Poirot. Per quello che riguarda le scenografie anni ‘30, è importante sapere quanto ha dichiarato il produttore Brian Eastman in una intervista al The Guardian, cito: «In realtà il set non era Art Deco ma anni ’30 moderni, perché Agatha Christie aveva spiegato, in un profilo di Poirot, che l’Art Deco era troppo sgargiante per lui.» In poche parole è un Art Deco ridimensionato  e moderno ma non fatevi fuorviare da questa dichiarazione: l’eleganza e la bellezza, le forme e i colori sono quelli dell’epoca; hanno, probabilmente, solo eliminato la stravaganza dettata dalle influenze egizie, etniche e orientali proprio per non entrare in contrasto con la personalità lineare dell’investigatore.

Gli anni ‘30 del telefilm si esprimono anche attraverso gli oggetti, come le ceramiche inglesi - rigorosamente d’epoca -, la moda tra abiti da giorno, abiti da sera e ricercati accessori - sempre comunque dal gusto british - e le automobili. Il fatto poi che Poirot fosse un amante del bel vivere e del lusso aiuta a ricreare uno dei tratti più distintivi di quei tempi: l’opulenza.

La scelta della BBC si è confermata più che azzeccata: gli anni ’30 rimangono un’epoca tanto affascinante che ancora influenza architetti, artisti e stilisti, è impossibile non essere travolti dal loro fascino e questo ha dato una ulteriore e duratura spinta alla serie TV. Io stessa, quando la guardo, rimango incantata dalle forme, dai colori, dagli abiti e da un lusso estremo ma mai volgare, in realtà carico di una eleganza votata all’estetica più pura, quella estetica che potete ritrovare solo in un passato ben più remoto rispetto agli anni ’30, come le epoche dei Greci, dei Romani e dell’Antico Egitto. In pratica, l’Art Deco ha riportato negli anni ’30 il vero splendore e ritrovarlo, anche se solo nella fiction, è una vera gioia per gli occhi… e per lo spirito.