Occhiali da sole: la storia
Gli occhiali da sole non sono molto antichi, ma non avranno mai una data di scadenza.
È primavera e il sole trionfa, offrendoci giorni più caldi e, soprattutto, molto più luminosi e l’intensità della luce ci obbliga - ma davvero vogliamo definirlo “un obbligo”? - a riparare gli occhi con un oggetto che, al giorno d'oggi, è simbolo di moda e vanità: l’occhiale da sole.
Abbiamo precisato "al giorno d'oggi", perché gli occhiali da sole non sono sempre esistiti, né sono sempre stati un accessorio moda, hanno percorso delle tappe. In poche parole: c'è dietro una storia, neanche tanto lunga.
Fino al XVII secolo gli abitanti delle zone coperte dai ghiacci, ma anche marinai e montanari, proteggevano gli occhi con piastrine di legno o osso, con al centro una feritoia o un buco. Fu, invece, nella Venezia del 1700 che venne creata per la prima volta una protezione dal sole in vetro, di colore verde, un monocolo detto “occhiale da gondola”, in quanto utile per schermare gli occhi dal riverbero dell’acqua.
Durante la Prima Guerra Mondiale grazie all’insistenza degli aviatori, che soffrivano di mal di testa e nausea a causa della forte luce in altitudine, il “vetro solare” prese slancio; se vogliamo rimanere in tema aviazione potremmo dire che prese, letteralmente, quota.
Nel 1930 in U.S.A. l’azienda Bausch & Lomb, che lavorava per l’Air-Force, creò un vetro verde adatto a filtrare gli ultravioletti e gli infrarossi: era il famoso RB-3, capostipite degli intramontabili Ray-Ban.
Clicca qui per leggere la seconda parte dell'articolo, dove vi sveliamo chi trasformò l’occhiale da sole da oggetto utile ad accessorio moda.
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- foto 1: occhiali da sole stile anni '40, foto di Unsplash
- foto 2:occhiali da sole stile aviatore, quasi identici
ai Bausch & Lomb Military Aviator del 1930, foto di Jackmac34
- foto 3: occhiali da sole originali anni '30, foto da Pinterest
(Vintage Clothing:Some For Sale?!)