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Le borse: 1930-1960

Quando le borse sono diventate espressione della moda

La borsa si trasforma in un vero e proprio status symbol nel XX secolo. Intorno al 1920 Emile-Maurice creò la prima borsa con chiusura lampo: da ora in poi, questo accessorio, comincia a evolversi velocemente.
La moda cambia e dal 1920 la rivoluzione femminile stravolge il modo di vestire delle donne.

Verso la fine degli anni '20 e per tutti gli anni ’30, le donne iniziarono a essere libere di vestire come desideravano, sbarazzandosi degli enormi abiti fatti di pizzi, crinoline e sottogonne. Indossavano pantaloni, andavano in spiaggia in costume da bagno, gli abiti da sera erano lunghi, lineari, scollati; la necessità della borsetta cominciava a farsi sentire in modo pressante, insieme alla necessità di abbinarla agli abiti e adattarla ai momenti, da qui la richiesta di borse da giorno, borsette da sera, da cocktail, borse da spiaggia e da scampagnata.
 
Negli anni ’30, la ricercatezza era nelle forme: l’Art-Deco rimane l’espressione artistica più originale ed elegante di tutti i tempi, ecco allora che le borse assumono varie ampiezze e linee alternative.

Le borse da giorno vengono arricchite da eleganti disegni geometrici, o tono su tono o con distacchi netti di colore; forme e disegni si ispirano anche all’Africa - Antico Egitto in primis - e all’Oriente.
Le borsette da sera sono ricoperte di strass e perline e sfoggiano chiusure sofisticate. Molto usati materiali come velluto, tela, corda, abbinate anche alla pelle, alla seta, al metallo, ma anche alla madreperla e alla bachelite (un materiale plastico sintetico).

La borsa diviene un oggetto prezioso, l’oggetto femminile per eccellenza: è in quegli anni che si trasforma in accessorio irrinunciabile, utilizzato sia per esprimere la propria personalità, sia per integrare lo stile di moda.

Negli anni ’50, dopo il rigore imposto dalla guerra, esplode la voglia di colore e di borse sempre più eccentriche.
In questo periodo la borsa acquisisce l’idea di “moda”, così come la intendiamo oggi.
Le borse firmate diventano dei “must”, complici anche attrici iconiche come Grace Kelly, spesso fotografata con la sua Kelly-Bag di Hermès, oggi costoso status symbol.
Ma, come dicevamo, la voglia di briosità non si sfoga con le borse classiche, ecco allora nascere cestini in paglia o vimini, borse bombate, sacche in tela ricamata e il top di quegli anni: le borse rigide, delle vere e proprie scatole. Queste “scatole”, bellissime e oggi uniche, venivano proposte in lucite®, plastica, legno, metallo, bachelite, materiali spesso abbinati tra loro per creare delle vere opere d’arte.

Ai nostri giorni non possiamo avere la qualità dell’epoca e manca la cura dei particolari, quelle piccole particolarità e qualità che fanno di una borsa... una Borsa, con la B maiuscola.
Vi lasciamo un po’ di esempi nelle foto: giudicate voi.

Debora & Angela


Tutte le borsette nelle foto sono originali d'epoca, in vendita presso il

negozio Dietro L’Angolo in via Padoa, 6 a Bologna

(chiuso il lunedì)

Clicca qui per vedere le vetrine degli ACCESSORI MODA DONNA
 
 
Photo credits - clicca sulle foto per ingrandirle
foto 1: borsa rigida in seta ricamata con particolari in metallo, 1950 circa - qui altre info
foto 2 e banner: rara borsa in lucite e plastica, 1950 circa - qui altre info
foto 3: rara borsa in legno e tela decorata, 1950 circa - qui altre info
foto 4: borsina in seta e madreperle, 1950 circa - qui altre info