Il costume da bagno: anni '30
Nel 1930 il costume cambia forma e diventa moda.
È negli anni ‘30 che compaiono i costumi da bagno come li intendiamo nella nostra epoca, molto simili ai costumi interi che indossiamo oggi. Dal 1930, infatti, la moda da spiaggia si fa più audace, complice Hollywood e le sue stupende dive del cinema in bianco e nero che osano, si mostrano e lanciano mode difficili da arginare.
Ora il costume da bagno è più corto, copre appena la parte superiore delle cosce, aderisce al corpo seguendone la linea fino alla vita da dove scende a tutina alla quale, a volte, viene sovrapposta una piccola gonna aderente.
La parte posteriore è aperta in modo da mostrare la schiena e le spalle e anche davanti la scollatura si apre e si allarga, sostenuta da sottili spalline che vanno a incrociarsi sulla schiena, oppure si chiude proponendo il famoso scollo all’americana, con l’allacciatura dietro al collo. Questo tipo di scollo è sensuale in modo particolare, copre infatti il décolleté ma lascia completamente scoperte spalle e schiena, donando un tocco di raffinata eleganza.
Il corpo è avvolto in modo delicato da tessuti molto più adatti all’acqua, al sole e al nuoto.
A metà degli anni ‘30 la lana non è quasi più utilizzata. Il designer di costumi da bagno della California “Mabs of Hollywood” crea il Lastex, un tessuto di raso misto seta elastico. Mabs si assicura il successo facendo “tutine” da spiaggia per Joan Crawford, Loretta Young, Jean Harlow - nella foto a destra - e Marlene Dietrich.
Alla fine degli anni '30 entra in scena il Nylon.
L'introduzione di queste due nuove fibre - Lastex e Nylon - regala nuovo impulso al settore del costume da bagno: più flessibilità, bassa usura e diversificazione stilistica.
Il corpo, nei punti dove è coperto, viene sottolineato e le stoffe brillano al sole dando ulteriore risalto ad ogni curva, rendendo il costume da bagno non più un ingombro brutto e senza distinzione ma un indumento sensuale, bello da vedere e nel quale ogni donna può finalmente trovare uno stile personale.
Anche i colori cambiano: rimane il nero ma si aggiungono il blu-navy, il bianco e il panna, il grigio e il beige con tocchi di rosso e arancione e colori pastello come il verde o l’azzurro, con giochi di sovrapposizione, disegni a uncinetto, cinture e decori di ogni tipo. Accessorio per eccellenza da abbinare al costume: il cappello a tesa larga.
La bellezza di questi costumi da bagno, la loro eleganza unita alla sensualità delle linee, ne fanno pezzi di moda da ammirare, molto copiati dagli stilisti ancora oggi, basta guardare l’effetto estetico delle dive di Hollywood nelle foto.
Il gusto degli anni ’30 rimane di una indiscutibile originalità ed eleganza, sempre da imitare.
Angela & Debora
Fonte consultata: Bathing Suit Chronicles: Power of Petites, And the Reduction of Fabric!